Domus de Janas S'Incantu (Putifigari)
In Sardegna le tombe ipogeiche vengono chiamate, più o meno ufficialmente, Domus de Janas, cioè, letteralmente “case delle fate” per il loro essere misteriose e magiche. Tuttavia il termine janas, secondo un’altra affascinante ipotesi, potrebbe avere derivazione da Jannas (porte), cioè rappresenterebbero il varco che dal regno dei vivi conduceva a quello dei morti. D’altronde il nome Domus de Janas è uno dei tanti utilizzati dalla ricco vocabolario sardo che comprende: “domos de janas”, “domos de fadas”, “domos de cogas” “pèrcias de fadas”, “concheddas”, “birghines”, “forreddos”, “forrichesos”, “furrighesos” o “furrigheddos“, “coroneddos“, “ispiluncas“, “dommos de bìrghines” “forrus”, “forreddus”, “grutas”, ecc. ecc. a seconda della zona della Sardegna nella quale gli ipogei sono ubicati. Una di queste Domus de Janas ha un nome che corrisponde a verità: S’Incantu (L’Incanto, nota anche come Tomba dell’Architettura Dipinta), ipogeo appartenente alla Necropoli di Monte Siseri, in territorio di Putifigari. Non credo che si sarebbe potuto dare un nome più azzeccato a questa meraviglia artistica vecchia di oltre 5000 anni. Sono andata a visitarla diverse volte negli ultimi anni, ed ogni volta mi appare più bella, più misteriosa, più magica. Da sempre ho ammirato, con un pizzico di invidia, ciò che Carter e i vari archeologi dell’800 nell’antico Egitto ritrovavano. Sognavo un giorno di poter andare anche io, là, per potermi beare delle visione delle antiche tombe Egizie. Ma … dopo aver visitato S’Incantu, mi sono accorta che anche qui, nella mia terra, ci sono dei tesori affascinanti come in Egitto, e sono pure un po’ più vecchiotti!

